Quando uno degli uomini più ricchi al mondo – e probabilmente il più grande investitore di sempre – dice qualcosa, la cosa più saggia da fare è starlo ad ascoltare. Ed è quello che hanno ovviamente fatto anni fa gli azionisti della Berkshire Hathaway Inc. di fronte al loro presidente e CEO, il leggendario Warren Buffett.
Quando a lui e al suo vice Charlie Munger è stato chiesto quale consiglio darebbero a un giovane che aspiri a costruire un’impresa significativa e duratura, le risposte sono state illuminanti: Munger ha parlato di un qualcosa che viene trascurato ma raramente contestato per la sua importanza. “Devi solo ottenere la migliore reputazione possibile negli anni a tua disposizione e nel tempo disponibile”, ha detto. “Potrebbe funzionare bene. Potrebbe funzionare male. Ma è un investimento saggio”. Ed ha sottolineato che costruirsi una reputazione è un processo graduale.
A sua volta Buffett ha ricordato che man mano che la Berkshire prosperava, si sforzavano di migliorare il loro comportamento, suggerendo che prosperità e buona condotta dovrebbero andare di pari passo. Buffett ha poi rinforzato il concetto astratto di reputazione: riflettendo su una cena passata con il fondatore di Fiat, Gianni Agnelli, ha condiviso un piccolo consiglio che gli è rimasto impresso nel corso degli anni. Agnelli aveva detto: “Quando diventerai vecchio, avrai la reputazione che meriti”.
Basandosi su questo pensiero, Buffett ha sottolineato la rivelazione finale del vero carattere di una persona. “Per un po’ di tempo, puoi ingannare le persone… ma quando arrivi alla mia età, la reputazione che hai è probabilmente quella che meriti”.
Per quanto ci riguarda, vogliamo evidenziare che la reputazione meritata è quella che può essere comprovata dai fatti documentati. Per tabulas come ci insegnano gli antichi. Anche perché – citando sempre una famosa frase di Buffett – “ci vogliono venti anni per costruire una reputazione e cinque minuti per rovinarla”.
Fonte: tratto da BENZINGA ITALIA, Jeannine Mancini