Dopo una dura selezione dei progetti (solo 23 approvati su 318 presentati per i bandi «Futura» e «Onlife») il Fondo per la repubblica digitale – impresa sociale eroga la prima tranche del finanziamento per qualificare 214 donne che verranno abilitate ad operare in esclusiva sulla piattaforma di rating reputazionale Italia Virtute.
Nei giorni scorsi è stato erogato agli aggiudicatari del bando sperimentale «Futura» il trenta per cento dell’importo deliberato dal Fondo costituito all’articolo 29 del decreto legge 6 novembre 2021, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 dicembre 2021, n. 233. Qui il protocollo d’intesa per iniziativa di Acri (Associazione di fondazioni e di casse di risparmio spa), Dipartimento per la trasformazione digitale (Presidenza del Consiglio dei ministri) e ministero dell’Economia e delle finanze. Sono così state avviate anche le attività del progetto «Odg – Occupazione digitale giovani» per ridurre il deficit di competenze digitali che attanaglia i professionisti, evidenziato dalla ricerca The European House Ambrosetti per Confprofessioni, e creare nuova occupazione (impiego/autoimpiego) a favore di donne 19-50 anni che lavoreranno (green telelavoro) nell’Infosfera, senza limiti territoriali, anche in smart o remote working, previamente qualificate Ram – Reputation audit manager (laureate) oppure Rater – Reputation and trust expertise representative (diplomate) ai sensi della legge 4 del 14 gennaio 2013 (professioni non organizzate in ordini o collegi). Le prime 214 professioniste saranno abilitate ad operare in esclusiva sulla piattaforma digitale di qualificazione reputazionale documentata e tracciabile Italia Virtute che ospita l’inedita «Cro – Centrale rischi onlife» dove si valorizzano onestà, abilità, competenze e meriti e perdono l’anonimato illeciti e inadempimenti per aumentare la sicurezza nelle relazioni personali e nei rapporti obbligatori, determinando la deflazione del contenzioso straordinariamente elevato in Italia e considerato elemento frenante dello sviluppo. «Odg – Occupazione digitale giovani», di cui è soggetto responsabile l’ateneo Lumsa, è stato ideato in collaborazione con Mevaluate Holding Ltd (fornitore che apporta conoscenze, competenze e risorse digitali esclusive e infungibili) e con la partecipata non profit associazione Crop News, acronimo per Cronache reputazionali oggettive personalizzate, editore dell’omonimo periodico online che pubblica il rating reputazionale digitalizzato, documentato e tracciabile richiesto dai soggetti interessati a valorizzare onestà, abilità, competenze e meriti. Il rating è legittimo ai sensi del Regolamento generale sulla protezione dei dati personali (Gdpr), articolo 6, comma 1, lettere a) e b), e articolo 10. Collabora alla realizzazione anche Apart – Associazione professionale auditor reputazione tracciabile (vigilata dal ministero delle imprese e del Made in Italy ai sensi della richiamata legge 4/2013). Occupabilità e miglioramento delle condizioni contrattuali delle prime 214 donne beneficiarie sono gli obiettivi alla cui realizzazione contribuiscono i partner sostenitori del progetto, distinti in pubblici nazionali (Cndcec – Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili; Cnf – Consiglio nazionale forense) e pubblici locali (Coa – Consiglio dell’ordine degli avvocati di Roma; Odcec – Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Palermo), privati nazionali (Agens – Agenzia confederale dei trasporti e servizi aderente a Confindustria; Konsumer Italia – ente del terzo settore) e privati locali (Confcommercio Sicilia). Ulteriori adesioni di partner sostenitori sono previste anche per i bandi di prossima pubblicazione, con l’obiettivo di occupare 42.000 giovani a numero chiuso previamente qualificati Ram e Rater con un auspicato complessivo finanziamento di 126milioni di euro, pari al trentasei per cento dei 350milioni che il Fondo impiegherà entro il 2026 per progetti di formazione e inclusione digitale con i versamenti effettuati dalle fondazioni di origine bancaria a cui è riconosciuto un contributo, sotto forma di credito d’imposta, pari al 65% per gli anni 2022 e 2023 e al settantacinque per cento per gli anni 2024, 2025 e 2026.
Aggiornamento 15/07/2024
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