Come già avvenuto di recente con l’Ordine forense di Roma, è stata stipulata la convenzione tra Consiglio dell’Ordine degli avvocati partenopei (COA Napoli) e CROP NEWS: protagonista ovviamente il rating reputazionale digitalizzato, documentato e tracciabile, nell’ambito del progetto Italia Virtute.
L’accordo si propone di colmare il deficit di professionisti educati al digitale che scarseggiano in tutta Italia, come risulta dalla recente ricerca «The European House Ambrosetti» per Confprofessioni.
Più in dettaglio, gli avvocati napoletani aderiscono – senza oneri – a Italia Virtute, attestando le caratteristiche dell’algoritmo umanizzato (trasparente, inclusivo, imparziale) che determina il rating reputazionale e la sua conformità a principi e regole illustrati nella recente bozza di regolamento europeo sull’intelligenza artificiale, promuovendolo quindi verso i propri clienti al fine di rendere trasparenti i processi di valutazione e classificazione delle controparti nei rapporti obbligatori.
Il rating reputazionale, lo ricordiamo, misura in modo oggettivo la reale reputazione di individui, aziende ed enti, analizzando ed elaborando solo documenti e certificati conferiti dagli interessati e verificati da 12.000 Ram (Reputation audit manager) che si avvalgono della collaborazione di 30.000 Rater (Reputation and trust expertise representative), nuovi professionisti nell’Infosfera qualificati ai sensi della legge 4/2013 e vigilati dal ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il rating reputazionale viene richiesto su base volontaria, ad esempio da studenti, appaltatori, clienti e lavoratori, a garanzia di committenti, fornitori e datori di lavoro.